Pubblicato il: 09/06/2020
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Qualcosa di utile senza troppo sforzo

Mi ero ripromessa che non appena avrei avuto la possibilità, ma soprattutto la forza di farlo, avrei portato la mia personale testimonianza sull’importanza della donazione di sangue.
Premetto che sono donatrice e diventarlo per me è stato un atto naturale, una scelta dettata dal sentimento già da quando ero giovanissima, la prima donazione l’ho fatta a pochi giorni dal compimento dei 18 anni (perché per donare bisogna essere maggiorenni).Ad ogni donazione provo una sensazione bellissima, un senso di altruismo verso il prossimo che mi lascia dentro tanta emozione anche se non si sa a chi verrà destinato, si fa del bene a prescindere.
Purtroppo non si parla mai abbastanza di quanto siano utili e importanti le unità di sangue,ma in quest’ultimo anno ho avuto riprova e compreso davvero che una sola sacca di sangue può fare la differenza, perché il sangue E’ VITA.

Pochi mesi fa ho perso la mia secondogenita, una splendida bimba di soli tre mesi e mezzo, purtroppo lei era malata, avevamo scoperto al sesto mese di gestazione che era affetta da ernia diaframmatica e cardiopatia rarissima (ci hanno detto dopo la nascita che era caso unico al mondo).
Ecco, lei era una bimba che non sarebbe sopravvissuta  alla nascita (così diceva qualche dottore prima del parto) ma grazie all’aiuto di grandi professionisti e il supporto di un validissimo ospedale pediatrico (il Bambino Gesù di Roma), nostra figlia è nata e ha vissuto per 108 giorni (giornate durissime ma anche le più belle per noi perché avevamo lei, la nostra campionessa che ci ha insegnato tanto ).
Oggi posso dire che la gioia di averla potuta conoscere e di esserle stati vicino ci è stata regalata anche grazie alla generosità di tanti donatori di sangue. 
Per bambini ospedalizzati come lei , ma non solo( io parlo di bambini perché mia figlia era neonata, ma il discorso vale tanto per i bimbi che per gli adulti), le unità di sangue sono di vitale importanza.
Spesso capitava un cambio repetino dello stato di salute, magari due ore prima era in miglioramento, poi in un attimo cominciava a cambiare colorito, quel grigio che non ti lascia più ben sperare. Ma con l’aiuto di una  sola sacca di sangue o del plasma, spesso la situazione tornava alla normalità.
In quattro mesi di ospedale, vissuti tra rianimazione e terapia intensiva, posso dire di aver visto litri e litri di sangue arrivare in quelle piccole sacche che hanno miracolosamente salvato o comunque, come nel caso della mia piccola, allungato la vita di tanti bimbi.
In quei momenti mentre vedi scendere goccia a goccia quel “liquido rosso” pensi a quanto spesso diamo per scontato o peggio sottovalutiamo l’importanza di un gesto “banale”, ma fondamentale per alcuni.
Se non avete mai donato, fateci un pensiero, la donazione richiede poco tempo e se ci andate in compagnia diventa anche divertente! 
Ora che siamo in estate, prima di partire per le vacanze, non dimenticate di donare, inconsapevolmente  con il vostro piccolo gesto, potreste salvare una vita e avrete la sensazione di aver fatto qualcosa di utile senza troppo sforzo.
Grazie a tutti i donatori e a coloro che lo diventeranno.

I genitori di Matilde

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